Evoluzione e transizione digitale nei servizi legali 4.0

La transizione 4.0 è in atto e sta investendo ogni ambito della nostra realtà. La spinta per raggiungere un sistema produttivo più digitale, caratterizzato da maggiori e costanti investimenti in tecnologie avanzate, ricerca e innovazione, si presenta ormai, e a tutti gli effetti, come disruptive innovation. E ovviamente tale processo sta condizionando tutta la filiera giuridica. Le legal tech, con i loro servizi, hanno iniziato da tempo a proporsi come partner con i quali gestire significativi cambiamenti all’interno dei dipartimenti legali. Purtroppo, quasi tutte, e troppo spesso, non sono in grado di produrre use case concreti che aiutino a infrangere i dubbi e le perplessità che inevitabilmente accompagnano questa transizione. 
La
trasformazione digitale, in un contesto sempre più competitivo, esige un riposizionamento in termini di tecnologie, competenze e processo che può essere messo a supporto dell’avvocato per facilitarlo nel passaggio al nuovo ruolo di avvocato digitale. Solo così l’efficienza aumenta, diminuiscono i costi delle aree legali, si riducono le attività ripetitive a vantaggio di quelle strategiche. In questa fase di transizione è fondamentale creare empatia con i vari stakeholder.

Quali potrebbero essere i giusti incentivi per convincere i team legali ad abbracciare nuovi processi e metodi di lavoro? Sicuramente un’attenta analisi dei fabbisogni reali e la definizione di una road map che indichi in modo puntuale i traguardi, i vantaggi e i tempi per il ROI delle soluzioni proposte. La digitalizzazione dei processi di gestione delle pratiche legali, anche attraverso un Legal Data Hub, dovrebbe ad esempio essere accompagnata dall’introduzione di un approccio collaborativo in cui la digitalizzazione delle informazioni e l’introduzione di soluzioni di business process management, document management e analytics contribuiscano in maniera chiara a potenziare ed agevolare il monitoraggio ed il controllo del rischio legale e delle spese. 

Una possibile chiave di lettura del cambiamento? La semplificazione, da ottenere rendendo più agevole la gestione dei contenziosi stragiudiziali e giudiziali,  automatizzando le operazioni ripetitive, facilitando l’organizzazione delle attività di consulenza e pareristica. 
Oltre agli aspetti appena descritti, come EUforLEGAL ci stiamo impegnando molto su soluzioni di legal innovation che contribuiscano sempre più all’ottimizzazione del contract management e di tutto il suo ciclo di vita, facilitando le operazioni di base, automatizzando alcune azioni di ricerca delle clausole già utilizzate in altri contratti, diminuendo l’esposizione al rischio. Siamo inoltre convinti che l’innovazione del legal worker passi anche attraverso la logica dei data driven: motori di ricerca, basati su logiche di machine learning, ottimizzano l’accesso alla conoscenza, consentono il recupero immediato di tutte le informazioni attraverso richieste di interrogazione in linguaggio naturale. Piattaforme di analytics consentono il monitoraggio delle attività in corso, il governo del rischio economico e l’ottimizzazione dell’area legale. 

La veicolazione e la circolazione dei dati genera valore al cambiamento: ormai è indispensabile che le piattaforme software a supporto delle direzioni legali siano facilmente integrabili con gli altri sistemi aziendali con cui possono interagire sulla base di ogni esigenza, siano multidevice e supportino l’operatività smart working.
I
big data e l’intelligenza artificiale offrono una grande opportunità per il progresso industriale, sociale e scientifico dell’umanità. Un’opportunità ricca, che può incidere positivamente sul fronte del benessere sociale ed economico del Paese se accompagnata da una grande responsabilità. L’uso improprio dei dati e degli algoritmi può non essere neutrale e creare delle asimmetrie.

Il nostro impegno è nella ricerca e sviluppo della Scienza 4.0 applicata alla digitalizzazione e automazione delle informazioni (procedimenti, processi, dati, documenti) nelle organizzazioni pubbliche e private con metodi e algoritmi data-driven, statistiche, machine learning, reti neurali e deep learning. Attraverso questi metodi è possibile sviluppare tecniche di intelligent data processing, natural language processing & understanding e advanced data analysis. Applicando queste tecniche al settore legal (legal tech), abbiamo ad esempio realizzato soluzioni che permettono l’automazione della gestione della pratica legale (legal automation), la gestione delle informazioni e delle ricerche in linguaggio naturale (legal discovery), l’analisi avanzata per fare le previsioni circa i costi e i tempi di una pratica legale (legal analytics).

Sul fronte dell’automazione della pratica siamo in grado di far evolvere tutti gli aspetti di gestione e lavorazione, dalla classificazione automatica all’analisi di documenti simili, dall’estrazione dei metadati (controparti, articoli, foro, importo, ecc.) al suggerimento del miglior iter procedurale attraverso sistemi di recommendation, fino al supporto nella compilazione degli atti (proactive office automation).Per il Legal Discovery abbiamo sviluppato un’esperienza di ricerca su documenti e contenuti non strutturati attraverso il linguaggio naturale (NLP e Transformer) e attraverso concetti, entità, parole semanticamente simili, citazioni, riferimenti legislativi. A livello di Legal Analytics, con dashboard intuitive e totalmente personalizzabili, promuoviamo analisi descrittive e qualitative, sia diagnostiche sia predittive, con il supporto dell’intelligenza artificiale. Il perimetro gestito abbraccia strumenti di Cost Prediction, Time Prediction e Outcome Prediction, strumenti di Spend Analysis, il monitoraggio e l’andamento delle cause, la valutazione delle performance.

Il percorso di innovazione che stiamo condividendo con le aree legali di importanti aziende pubbliche e private è frutto di un’esperienza ventennale nella digitalizzazione delle avvocature e di un progetto di ricerca, cofinanziato dal MISE, la cui industrializzazione è rappresentata da MINERVA Cognitive Platform 4 Legal. La nostra piattaforma di data science può contare su una ricca dotazione di algoritmi e modelli specifici, realizzati e implementati proprio per rispondere pienamente alle necessità delle aree legali e in linea con la recente proposta Europea di Artificial Intelligence ACT. Nel trattamento dei dati adottiamo il principio del “privacy by design e by default” individuando il giusto equilibrio tra consenso, tutela del dato e la necessità di condivisione (sharing) per favorire nuove scoperte. In linea con il GDPR, tutte le attività di EUforLEGAL sono ispirate al principio di responsabilità, verso i nostri stakeholder, verso la società e verso il prossimo e hanno un unico obiettivo: aiutare l’avvocato a ricoprire un ruolo sempre più centrale e determinante nel cambiamento in atto verso un mondo ancora più globalizzato, digitale e iper-connesso. 

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