I servizi legali customer-oriented. Come il legal tech può migliorare il rapporto tra avvocato e cliente

Gli studi legali e gli avvocati hanno sempre diffidato dai cambiamenti, restando legati ad un approccio più tradizionalista e cercando di tenersi lontani dall’assimilazione al mondo aziendale. Pur erogando dei servizi professionali, gli studi legali – tranne solitamente le grandi law firm – rifiutano il supporto di professionisti esperti di marketing e comunicazione che possano occuparsi di questi aspetti ormai diventati fondamentali per qualsiasi attività, tra cui la professione legale.

Molti avvocati, però, per quanto evitino di considerare gli studi legali come aziende, e quindi di intendere il cliente come customer, non possono fare a meno di constatare che stanno avvenendo cambiamenti epocali nel mondo legale grazie alla tecnologia, a cui non è possibile sottrarsi. 

Considerare lo studio legale un’azienda che eroga servizi non lo connota di una valenza dispregiativa, anzi, aiuta ad accrescerne la reputazione e la produttività attraverso l’applicazione di strategie apposite. Come dimostrano le law firm multinazionali, il lavoro dei dipartimenti di marketing, comunicazione e business development porta un valore aggiunto insostituibile. In misura ridotta, anche studi legali minori o boutique potrebbero godere di benefici in produttività, valorizzando questo aspetto che alcuni studi si ostinano ad ignorare. 

La mentalità è fondamentale per compiere questa svolta, perché porta ad approcciarsi al proprio business tenendo al centro il cliente. Infatti, potrebbero essere proprio le tecnologie legali a spingere gli studi legali verso un approccio customer-oriented. 

L’IA negli studi legali, per avvocati più smart 

L’intelligenza artificiale sta prendendo piede in molti settori, e cercare di frenare questa ondata di progresso può essere controproducente. Al contrario, utilizzarla in modo consapevole può segnare la strada del futuro degli studi legali. Racchiudiamo sotto l’ombrello del legal tech svariate tecniche e tecnologie, ma si tratta di un settore in divenire, destinato a crescere e aprire nuove strade e frontiere produttive. 

Molti avvocati e studi legali stanno già sperimentando i benefici di questo passaggio, ma non tutto il mondo legale è pronto, e forse la spinta che li porterà ad accettare l’ausilio delle macchine senza cadere nell’incubo della robotizzazione sarà proprio il cliente. Affiancare l’intelligenza artificiale alla pratica legale garantisce una maggiore efficienza e una netta riduzione dei costi – valore da non sottovalutare – per cui varrebbe la pena mettere da parte la paura di eventuali rischi associati al suo utilizzo.

Esistono alcuni servizi che possono essere automatizzati per ottimizzare tempi, costi e mole di lavoro degli avvocati, oppure attività che possono essere delegate all’IA per favorire processi più veloci e rapidi. È il caso della legal automation, ovvero l’uso della tecnologia per la raccolta di dati – soprattutto se si tratta di grandi volumi – e la generazione di documenti e revisioni.

Il sistema gerarchico tradizionale degli studi legali sarà costretto a lasciare il posto ad una realtà aziendale più agile, economica e connessa, anche con il cliente. La tecnologia ha posto sfide sempre più complesse all’ambito, consentendo ai servizi legali di fare meglio e con meno costi. Uno studio legale più efficiente offre servizi più veloci e più efficaci. Il legal tech, quindi, spinge lo studio legale ad un’interazione maggiore con il cliente attraverso pratiche più rapide e processi più semplici. La semplificazione di determinati iter legali è fondamentale per un approccio più smart, che oltrepassa gli ostacoli che separano ancora l’avvocato dal cliente, impiegandolo in attività ora delegabili ai software.

Grazie all’automazione di alcuni semplici attività e processi come l’analisi documentale, la mole di lavoro è ridotta, e questo permette all’avvocato di confrontarsi maggiormente con il cliente. Le questioni poste a privati, e soprattutto ad aziende, dalla tecnologia stessa implicano un lavoro di sinergia tra le esigenze del cliente e l’adattamento a  questo nuovo mondo. La trasformazione del proprio business verso la digitalizzazione apre molte questioni dal punto di vista legale, a cui gli avvocati devono saper offrire supporto. I clienti sono così sempre più inseriti nel processo e nel flusso informativo, creando così un rapporto di continuità e un lavoro di collaborazione. La metà degli studi legali in Italia sta virando verso la tecnologia proprio per favorire la collaborazione con i clienti. 

Le tecnologie, inoltre, concorrono ad erogare un servizio migliore e non limitato. Non sono però sostitutive della professione dell’avvocato, perché gli strumenti tecnologici non potrebbero essere compresi senza la traduzione e l’intermediazione di un professionista.

Gli avvocati sono pronti a raccogliere la sfida dell’IA?

Secondo la ricerca Future Ready Lawyer di Wolters Kluwer, la maggior parte degli studi legali e degli avvocati sente di dover rispondere al bisogno dei clienti e soddisfare le loro esigenze abbracciando la rivoluzione tecnologica. 

Oltre la metà ritiene che la tecnologia aiuterà ad aumentare l’efficienza e la produttività degli studi legali. Non solo, gli strumenti di legal tech miglioreranno il rapporto tra avvocato e cliente grazie ad una più proficua e costante collaborazione ed un servizio clienti più efficiente.

Nonostante gli avvocati riconoscano l’importanza della tecnologia a sussidio dei servizi legali, ci sono ancora tanti ostacoli da superare. Non solo di investimento e organizzativi, ma anche pratici e a livello di capitale umano. Non tutti gli avvocati sono pronti a questa rivoluzione, non tanto a livello ideologico per le incertezze che derivano dall’approccio tradizionale a cui sono radicati, ma perché circa un terzo non ha le competenze sufficienti per comprendere la tecnologia legale.

Il dato che emerge dal report è molto importante e non bisogna trascurarlo, perché padroneggiare i software e gli strumenti tecnologici può aprire a varie opportunità di business. L’approccio innovativo dettato dal legal tech alla professione di avvocato, attraverso l’integrazione multidisciplinare di professionisti delle tecnologie, può rispondere con maggiore efficienza alle domande del cliente, ad esempio intervenendo sulla gestione di rischi preventivi. Questo è valido soprattutto per le aziende che negli ultimi anni hanno subito un’accelerazione verso il digitale e devono navigare in questo mare, a volte ancora sconosciuto.

La digitalizzazione e l’automatizzazione di alcune attività legali portano a significativi risparmi di risorse umane e finanziarie, rispettivamente per il cliente e per il consulente. Eliminando le attività di routine l’avvocato potrà concentrarsi sul cliente e sulle sue esigenze, stimolato dal continuo confronto e scambio. 

Ed è proprio al cliente e alla customer satisfaction a cui gli avvocati devono pensare per mettersi al pari della rivoluzione tecnologica. Utilizzare strumenti di legal tech aumenterà il valore e la percezione dello studio legale, andando ad incrementare  la sua credibilità e reputazione. Inoltre, delegare ai software di IA alcune attività di routine è utile all’avvocato per ristabilire il focus sul proprio core business e per concentrarsi sul suo benessere psicologico, da non sottovalutare. 

Lo scopo primario del legal design, che rientra nella disciplina del legal tech, è sviluppare un approccio partecipativo che vede la persona al centro del processo con l’obiettivo di riformare il sistema legale. È arrivato, dunque, il momento di mettere da parte tutte le remore e le paure nei confronti degli strumenti di legal tech, e comprendere che, se usati nel giusto modo, tutti ne guadagneranno, dai clienti agli stessi avvocati.

Riferimenti

Legaltech, ecco come l’innovazione sta rivoluzionando i servizi legali – Agenda Digitale

La tecnologia irrompe nella legal industry, ma il focus è il capitale umano (altalex.com)

L’Impatto della tecnologia sugli studi legali | Wolters Kluwer

Legal design – integrating business, design and legal thinking with technology, Edited by M. Corrales Campagnucci, H. Haapio, M. Hagan, M. Doherty, Edward Elgar Publishing Limited, 2021

Law and Technology in a global digital society – autonomous systems, big data, IT security and Legal Tech, Edited by Georg Borges, Springer, 2022

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