Il legal tech in Asia e in Africa

Anche se il legal tech è nato e tende a svilupparsi più velocemente nei paesi occidentali, in particolar modo nei paesi anglosassoni dove vige un sistema di common law, le tecnologie legate all’ambito legale stanno rapidamente prendendo piede anche in altre parti del mondo. Sono molte le startup legal tech che stanno affiorando, in vari paesi dell’Asia soprattutto, ma anche dell’Africa. Le esigenze che spingono ad affidarsi a strumenti tecnologici che snelliscono il lavoro e i processi legali sono le stesse, dominate perlopiù da una volontà di rendere più efficace la giustizia, ma anche dalla possibilità di ottimizzare le risorse. 

Il legal tech in Asia sta registrando una crescita significativa. Molti paesi stanno adottando rapidamente nuove tecnologie per migliorare i propri sistemi legali e pian piano si stanno posizionando in una posizione di leadership nel settore. Sempre più startup legal tech offrono soluzioni innovative per i professionisti e i consumatori. Questo non sorprende, data la forte attenzione che i governi asiatici riservano alla digitalizzazione. Del resto, l’Asia è da sempre all’avanguardia sulle tecnologie innovative e nella loro applicazione. In questo scenario rientra anche la digitalizzazione dei servizi legali.  

Strumenti come l’intelligenza artificiale e la blockchain hanno dato un’ulteriore accelerata ai processi di adozione delle cosiddette nuove tecnologie per gli ambiti più svariati, incluso il settore legale. La Cina, spinta anche dalla costante competizione con gli Usa, sta investendo nella digitalizzazione dell’ambito legale: infatti, le startup del settore godono di un ampio sostegno economico da parte del governo di Pechino, soprattutto se si tratta di intelligenza artificiale, tecnologia su cui la Cina sta investendo in modo massiccio. Come la Cina, anche gli altri paesi dell’Estremo Oriente che hanno una grande cultura tecnologica, come la Corea del Sud e il Giappone, sono molto avanti in quest’area. 

Anche Singapore è leader nel sud est asiatico, dove aziende private, startup e iniziative governative collaborano per innovare il settore legale e attirare leader e talenti da ogni parte del mondo, essendo un centro finanziario internazionale. Inoltre, nella città stato vige un sistema giuridico favorevole per l’adozione delle nuove tecnologie, cosa che invece si rivela ancora una sfida da superare nel resto dei paesi della regione. La mancanza di un quadro normativo uniforme, infatti, danneggia e ostacola l’attecchimento e lo sviluppo delle startup legal tech, anche a causa di alcune limitazioni strutturali. 

Un altro paese di spicco è l’India, paese in cui da sempre vi è una grande conoscenza tecnologica e che sta vedendo la crescita di numerose realtà del settore, come Provakil, che mira a trasformare i processi legali per aziende, o Presolv360, piattaforma di risoluzione di controversie online e MikeLegal, basata sull’intelligenza artificiale per automatizzare i processi legali. Altre startup sono basate per la maggiore a Singapore o ad Hong Kong, ma operano in tutta la regione.  

Negli ultimi dieci anni, il settore legal tech sta crescendo in maniera esponenziale nella regione del Pacifico, come dimostrano i dati della ALITA (Asia-Pacific Legal Innovation & Technology Association). Questa rete di dieci paesi che collaborano sulle innovazioni tecnologiche nel settore legale è nata per promuovere la conoscenza e l’applicazione di queste tecnologie in tutta la regione. L’obiettivo comune è quello di migliorare i servizi legali dei paesi e promuovere nuove opportunità di business. L’Asia, in particolare la regione del Pacifico, ha una crescente domanda di servizi legali, data l’elevata concentrazione di popolazione. Per questo motivo, le aree su cui si focalizzano le startup in questa zona riguardano l’automazione di alcune attività, a causa dell’elevata quantità di dati da elaborare, e l’utilizzo della blockchain per creare contratti più sicuri (smart contracts), ma anche chatbot e piattaforme per la risoluzione delle controversie. I benefici sono visibili nel lavoro dei professionisti degli studi legali, ovvero una riduzione del carico di lavoro, una maggiore precisione e un’ottimizzazione dei costi e dei tempi nei processi.  

La maggiore efficienza a cui i sistemi di legal tech stanno puntando sta cambiando il mercato in tutto il mondo, dagli Usa a Singapore. I servizi legali sono più accessibili ad un pubblico sempre più ampio, e cosa ancor più importante per i paesi dediti allo sviluppo delle tecnologie, queste innovazioni creano nuovi modelli di business, come la creazione di piattaforme online per la risoluzione dei conflitti. Si sta avverando, dunque, non solo una rivoluzione nel mondo legale ma anche nel mercato tecnologico, e in Asia è forse più palese che in Occidente.

La maggiore efficienza a cui i sistemi di legal tech stanno puntando sta cambiando il mercato in tutto il mondo, dagli Usa a Singapore. I servizi legali sono più accessibili ad un pubblico sempre più ampio, e cosa ancor più importante per i paesi dediti allo sviluppo delle tecnologie, queste innovazioni creano nuovi modelli di business, come la creazione di piattaforme online per la risoluzione dei conflitti. Si sta avverando, dunque, non solo una rivoluzione nel mondo legale ma anche nel mercato tecnologico, e in Asia è forse più palese che in Occidente.
Per il momento, le innovazioni e gli strumenti legal tech sono ancora per un pubblico di nicchia, per le grandi law firm, dati gli enormi investimenti che richiedono. Rendere i servizi legali digitali non è un processo semplice e necessita di fondi e abilità di cui non tutti dispongono, ma la competizione asiatica in questo settore potrebbe cambiare anche questo fattore, fornendo strumenti più accessibili anche sotto questo punto di vista.  

L’Asia mira a porsi come leader nella trasformazione digitale del settore legale, poiché è sempre più all’avanguardia per lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie. Questo atteggiamento orientato verso l’innovazione sta portando ad un’esponenziale proliferazione di startup legal tech. Un altro motivo significativo è la necessità di efficienza, dettata dalla grande concentrazione di popolazione della regione unita alla capacità di integrazione di questi nuovi strumenti con le altre tecnologie digitali, come la blockchain e l’analisi dei dati. Tutte queste componenti rendono il mercato asiatico favorevole allo sviluppo, ma un fattore fondamentale è anche il grande supporto governativo che arriva da alcuni paesi per sviluppare e adottare soluzioni innovative. 

La situazione in Africa 

Mentre l’Asia si pone come leader avanzato anche rispetto all’Occidente del settore del diritto digitale, l’evoluzione in Africa è più lenta. Nonostante proceda a passo più lento rispetto alle altre regioni globali, negli ultimi anni il continente sta comunque registrando un grande sviluppo. Il settore del legal tech resta ancora ai primi stadi, ma un sempre più vasto gruppo di imprenditori sta abbracciando la trasformazione e portando il settore legale ad un cambiamento strutturale che nel tempo porterà molti paesi africani a competere con le startup internazionali. Il fattore da sottolineare, secondo quanto riporta il Global Legal Tech Report, è che la maggior parte delle aziende sono guidate da under 30, a differenza della media registrata in Asia e in Australia. È la nuova generazione di avvocati, dunque, che guiderà l’Africa ad un nuovo modello di professione legale. 

Lo sviluppo delle nuove tecnologie in Africa è ancora a macchia di leopardo. Infatti, nei paesi più economicamente sviluppati, come il Sudafrica, è più facile ottenere risorse per una startup. Anche altri paesi come Kenya e Nigeria stanno investendo in questo settore per migliorare il sistema legale, soprattutto per fornire servizi legali a basso costo incrementando l’efficienza. Sebbene in Africa occidentale vi sia una maggiore concentrazione di hub tecnologici, da questi paesi molte startup si stanno espandendo internamente nel continente. 

La sfida maggiore per le aziende africane è trovare i fondi per adottare queste nuove tecnologie, ma i numeri indicano promesse positive per il mercato legal tech nel continente. La spinta maggiore arriva dalla necessità di migliorare l’efficienza dei servizi legali. I giovani avvocati hanno visto in questi strumenti una possibilità ricca di potenziale per rendere la giustizia più accessibile a tutti. Nonostante si debba affrontare la carenza di infrastrutture tecnologiche, in molte parti del continente non vi è accesso a Internet, rendendo quindi scarsa anche l’alfabetizzazione digitale, e persista l’assenza di un quadro normativo, il settore è in rapida evoluzione e con il giusto sostegno internazionale possono essere promossi il cambiamento e l’innovazione anche in Africa. 

Riferimenti

Legal Tech Asia | Legal Innovation And Entrepreneurship 

Il corso esplora le aree di attività del legal design, disciplina che, grazie al lavoro congiunto di figure professionali eterogenee, punta a rendere la legge accessibile anche a chi non parla la lingua del diritto. Attraverso approfondimenti teorici e casi studio pratici, verranno illustrati i principi cardine che guidano la disciplina del legal design ed esplorate le possibilità della sua adozione a supporto della professione forense.

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