I crimini nel Metaverso

Le innovazioni tecnologiche, oltre ad apportare alla vita umana svariati benefici e progressi, non ci esentano dalla possibilità di commettere crimini. Il cyber crime, infatti, è un argomento a cui si dedica molta attenzione in questi anni proprio per le molteplici opportunità di abuso di questi strumenti avanzati. Negli ultimi decenni si sono aperti nuovi spazi, e con essi ambiti di reati che prima non esistevano. Come nel mondo reale, quindi, anche nel Metaverso è possibile commettere crimini.

Nel nuovo universo, come in ogni spazio virtuale, si può essere colpevoli o vittime di determinati abusi di varia natura, come quelli contro le persone, o frodi e truffe a danno di istituzioni, aziende e altri enti. Anche se la natura dell’ambiente e dello spazio ci possono sembrare una realtà parallela o “irreale”, si verificano casi di reati esattamente come nel mondo reale, con la differenza che le vittime sono degli avatar, ovvero una rappresentazione digitale della persona.
Tra gli esempi più pericolosi troviamo le molestie e le aggressioni sessuali. Nel Metaverso, infatti, un avatar può essere violentato da un altro avatar. Benché la vittima in questione sia appunto un avatar – così come l’aggressore –, chi controlla l’avatar vittima di violenza subisce un trauma psicologico non da meno rispetto a quello che vive una persona che viene violentata nel mondo reale. Anche lo stalking è uno dei crimini più diffusi del Metaverso: un avatar perseguita e vessa un altro avatar, creando un disagio psicologico assimilabile allo stato di ansia e terrore in cui versano le persone vittime di stalking nel mondo reale.
Le conseguenze, dunque, sono notevoli ed è urgente far rientrare lo spazio virtuale in un quadro normativo in cui il responsabile, seppur nelle vesti di avatar, si assuma le sue responsabilità a livello giuridico.
A pagarne maggiormente le spese, come immaginabile, sono le donne e i minori. I numeri delle donne che subiscono abusi e violenze sessuali nelle loro esperienze del Metaverso sono, infatti, in aumento. La natura immersiva di questo spazio non lo rende paragonabile ad un videogioco o a qualsiasi altro mondo virtuale che conosciamo già. La novità è che in questo posto ci si sente come se si fosse realmente lì, la connessione e l’interazione tra la persone e l’avatar è tale da considerare i crimini reali a livello legale.

A gennaio 2024, nel Regno Unito è stata aperta la prima indagine per abusi sessuali nel Metaverso. La vittima è una minorenne stuprata durante un gioco virtuale. Sebbene le leggi, al momento, dicano che una violenza si verifica solo se c’è stato contatto fisico, lo stato delle cose dimostra che questi nuovi scenari aprono a nuove forme di violenza e nuovi modi di concepire un crimine.

A gennaio 2024, nel Regno Unito è stata aperta la prima indagine per abusi sessuali nel Metaverso. La vittima è una minorenne stuprata durante un gioco virtuale. Sebbene le leggi, al momento, dicano che una violenza si verifica solo se c’è stato contatto fisico, lo stato delle cose dimostra che questi nuovi scenari aprono a nuove forme di violenza e nuovi modi di concepire un crimine.


Anche il cyberbullismo è una delle piaghe del nostro secolo. Insulti, minacce e shitstorming sono all’ordine del giorno sui social network, così come nel dark web e nel Metaverso. Le vittime di queste vessazioni, purtroppo, sono spesso minorenni o persone mentalmente fragili, e talvolta le conseguenze psicologiche degli abusi possono condurre queste persone a compiere atti estremi, perfino al suicidio.

 

Il vuoto giuridico per i Meta crimini

 

La violenza ha molte facce e con questi nuovi spazi virtuali crescono sempre più i modi per commetterla ed è sempre più difficile riconoscerla. È spesso difficile anche risalire all’identità reale degli avatar e quindi stabilire chi si nasconde dietro quella virtuale. Questo non permette di punire i colpevoli.
Al momento, tra l’altro, manca ancora una chiara e completa giurisdizione a riguardo, ma è necessario definire i confini di questo spazio. Il vuoto giuridico non permette di tutelare le persone e di punire i responsabili.
Molte piattaforme e i proprietari di alcune Big Tech (come ad esempio Meta) stanno procedendo autonomamente nell’implementare misure di moderazione per monitorare le interazioni tra gli utenti e identificare eventuali comportamenti criminali o abusivi. Inoltre, alcune piattaforme del Metaverso stesso danno la possibilità di segnalare le molestie e forniscono supporto psicologico a chi subisce un abuso in questo spazio virtuale. Data la natura cibernetica e quindi transfrontaliera del Metaverso, è necessaria una struttura giuridica più complessa e soprattutto frutto di una solida cooperazione internazionale per contrastare questi crimini in crescita.

 

La prima indagine sui crimini del Metaverso

 

Da scenario immaginato nei romanzi di fantascienza, il Metaverso si è trasformato rapidamente in una vera e propria realtà dove si può interagire in un modo così verosimile che si fa fatica a dissociare dal mondo concreto. In questo spazio si lavora, si gioca, si vende e acquista: si vive. Sono sempre di più le persone che preferiscono vivere in questo stato alterato e parallelo, soprattutto i giovani. Dopo il caso della sedicenne inglese, l’Interpol ha inviato a Davos un white paper sui rischi e le minacce del Metaverso. La polizia internazionale ha messo in guardia i grandi della terra del World Economic Forum sui possibili rischi che possono essere commessi nello spazio virtuale, dal cyber crime alle truffe finanziarie, dal riciclaggio ai furti di identità, fino alle molestie sessuali e allo stalking.
Secondo i dati degli esperti, sempre più persone trascorreranno nel Metaverso una quantità maggiore del loro tempo. Si calcola che nel giro di dieci anni circoleranno nello spazio digitale oltre 13 trilioni di dollari. Questo significa che questa realtà non sarà né qualcosa di passeggero né da sottovalutare, sia in termini legali che sociali. Oltre ad un’educazione sui rischi e le minacce che può celare questo spazio, è di estrema importanza riempire il vuoto normativo a livello globale.
Nel tempo, molte norme si stanno adeguando alle fattispecie di reato che possono essere compiute nel Metaverso, assimilabili a fattispecie reali. Non risulta semplice, però, dal momento in cui si tratta di uno spazio ancora troppo poco conosciuto e dematerializzato. Quest’ultima caratteristica, soprattutto, rende difficile identificare, rintracciare un colpevole e raccogliere le prove come in una qualsiasi indagine.
Il Metaverso offre infinite possibilità, ma apre ad altrettante sfide ed ostacoli. Come per ogni frutto del progresso, vi sono dei rischi da valutare, comprendere e imparare a gestire. Una delle imprese più ardue è definire un quadro normativo internazionale ex novo che tuteli i visitatori di questo spazio digitale. La particolarità del Metaverso, infatti, è che permette interazioni più “reali” e tutto ciò che ne concerne. Per questo, anche le recenti leggi dell’Online Safety Bill del Regno Unito sulla tutela online potrebbero non essere sufficienti. Prevenire abusi ed eventuali crimini è un aspetto cruciale per gli Stati e le istituzioni nazionali e sovranazionali, e la vera sfida è riuscire a trovare delle leggi che stiano al passo con il progresso tecnologico. Rafforzare i limiti dello spazio virtuale, rendendolo sicuro e inclusivo, è un obiettivo che i legislatori devono trasformare in un’azione concreta.

Riferimenti

A girl was allegedly raped in the metaverse. Is this the beginning of a dark new future? | Nancy Jo Sales | The Guardian
Grooming, radicalization and cyber-attacks: INTERPOL warns of ‘Metacrime’

Hai un articolo nel cassetto? Legal Tech Magazine è sempre alla ricerca di nuove voci attraverso cui raccontare l’evoluzione del settore. Puoi sottoporci la tua proposta attraverso il seguente form: avremo cura di leggerla e di valutarne la pubblicazione.

Non solo un Magazine, ma anche una Mappa, un Forum, un Report e un’Academy. Se ti interessano i progetti di Legal Tech Italy e desideri ricevere aggiornamenti sulle sue iniziative presenti e future, iscriviti alla newsletter e non perderti nessuna novità.